Questo numero di E&P si apre con due editoriali firmati dalla Direzione che sollecitano riflessioni critiche per l’epidemiologia italiana. 
Il primo si interroga sulla possibilità di estendere e orientare in modo più efficace la ricerca epidemiologica italiana verso domande fondamentali: il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) riesce a garantire la salute dei cittadini? Come possiamo ampliare lo studio dell’efficacia dell’assistenza, compresi settori trascurati come le cure di base per adulti e bambini e specialistiche ambulatoriali, attualmente in una situazione di notevole crisi? Quali sono le conseguenze della progressiva privatizzazione dell’assistenza nelle diverse regioni italiane?

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AIE ha risposto rapidamente alla nostra sollecitazione, predisponendo una discussione aperta per formare un gruppo di lavoro specifico, iniziativa auspicabilmente destinata a portare presto frutti in termini di idee e proposte. La rilevanza di questa iniziativa è enfatizzata da una recente pubblicazione sul Lancet Public Health (2024; 9:e199) che presenta una rassegna sugli effetti della privatizzazione della sanità sulla qualità delle cure. Non sorprendentemente, gli autori concludono: «La nostra revisione fornisce prove che mettono in discussione le giustificazioni per la privatizzazione dell’assistenza sanitaria e conclude che il supporto scientifico per ulteriori privatizzazioni dei servizi sanitari è debole». Nonostante non siano conclusioni sorprendenti, prendiamo atto che nel Regno Unito si sta affrontando attivamente la valutazione dell’efficacia delle scelte di politica sanitaria; lo stesso vorremmo che avvenisse qui in Italia.

Il secondo editoriale riguarda la pubblicazione aperta dei dati relativi ai registri tumori italiani con l’articolo di Ivan Rashid et al. La diffusione libera di tali dati potrebbe stimolare attività più vigorose di analisi e interpretazione delle caratteristiche epidemiologiche delle varie forme tumorali nel nostro Paese. Si tratta di dati omogenei, sottoposti a diversi controlli di qualità e pronti per essere utilizzati in modo rigoroso per scopi non solo descrittivi.
In sintesi, entrambi gli editoriali mirano ad avviare una riflessione approfondita su come ottimizzare la ricerca epidemiologica in Italia, concentrandosi su questioni fondamentali e aprendo la strada a nuove prospettive di analisi e interpretazione. Saremmo lieti se queste attività fossero accompagnate dalla stessa ondata di entusiasmo che ha caratterizzato il convegno autunnale su epidemiologia e intelligenza artificiale, come ben documentato dal resoconto scritto da Elisabetta Listorti et al.

Tra i numerosi articoli, interventi e rubriche, merita particolare attenzione il contributo di Sara Tunesi et al., che affronta un tema di grande rilevanza attuale: gli effetti sanitari della contaminazione atmosferica a Milano. Gli amministratori locali sono stati recentemente oggetto di critica a causa degli elevati livelli di inquinamento registrati nel mese di febbraio, una problematica non nuova né specifica per Milano, ma che si estende all’intera Pianura Padana. Il merito del lavoro dell’ATS di Milano risiede nella capacità di stimare gli effetti a livello di quartiere, evidenziando che i circa 1.600 decessi prematuri all’anno attribuibili all’inquinamento nella seconda città italiana dovrebbero spingere gli amministratori a adottare misure concrete ed evitare (penose) richieste di deroga nell’applicazione dei valori limite della (auspicabilmente) approvanda nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria.

Un altro aspetto rilevante del lavoro di Tunesi sta nell’aver utilizzato per la stima di impatto i tassi grezzi di mortalità, anziché tassi standardizzati. I tassi grezzi sono l'indicatore più adeguato per misurare il peso reale della mortalità attribuibile all’inquinamento. A Milano, la popolazione è più anziana nelle periferie e questa è la ragione principale per la quale la frequenza relativa di morti premature attribuibile all'inquinamento è più alta in queste aree.
Non meno rilevanti sono l’articolo sull’antibiotico-resistenza di Giulia Zamagni, la trattazione sulla non partecipazione allo screening di Valentina Possenti, l’analisi della violenza sessuale nei conflitti di Sandro Colombo, la rubrica su EASY-NET e il contributo di Francesco Barone-Adesi che evidenzia il ruolo dei farmaci nella contaminazione ambientale e nei cambiamenti climatici. Tanti sono i contenuti degni di attenzione, buona lettura!

Francesco Forastiere

Indice

Lettere

p. 3
CEDRIC-HIV: The checklist for studies on HIV drug resistance
CEDRIC-HIV: la checklist per gli studi sulla resistenza ai farmaci anti-HIV
Emanuele Blasioli, Lawrence Mbuagbaw, Joseph Fokam, Maria Mercedes Santoro

Editoriali

p. 4
Come si misura il peso della crisi del SSN sulla salute dei cittadini italiani?
How do we measure the weight of the NHS crisis on the health of Italian citizens?
Direzione scientifica di Epidemiologia&Prevenzione
p. 6
Contrastare la crisi del SSN: chiediamo la vostra collaborazione
Associazione italiana di epidemiologia, Epidemiololgia & Prevenzione
p. 7
L’importanza del dettaglio nell’epidemiologia dei tumori
The importance of details in cancer epidemiology
Direzione scientifica di Epidemiologia&Prevenzione

Attualità

p. 8
Quale contributo per l’epidemiologia dall’intelligenza artificiale? Le risposte del Convegno autunnale AI-Epidemiologia
Which contribution for epidemiology from Artificial Intelligence? The answers given in the Congress of the Italian Epidemiological Association ‘AI-Epidemiologia’
Elisabetta Listorti, Federica Asta, Erich Batzella, Luca Fedrizzi, Alessandra Macciotta, Silvia Maritano, Giovenale Moirano, Marta Ottone, Davide Petri, Francesca Zambri
p. 11
Biofibre nelle matrici biologiche delle patologie da amianto
Biofibers in the biological matrices of asbestos-related diseases
Stefano Silvestri, Benedetto Terracini

Articoli scientifici

p. 12
Estimated number of deaths attributable to NO2, PM10, and PM2.5 pollution in the Municipality of Milan in 2019
Stima dei decessi attribuibili all’inquinamento da NO2, PM10 e PM2,5 nella Città di Milano nel 2019
Sara Tunesi, Walter Bergamaschi, Antonio Giampiero Russo
p. 24
Panoramica sui numeri del cancro in Italia
Cancer figures in Italy: an overview
Ivan Rashid, Valentina Cozza, Lucia Bisceglia
p. 40
How sizeable are the knowledge, attitude and perception of food risks among young adults? An Italian survey
Quali sono la conoscenza, l’attitudine e la percezione dei rischi alimentari nei giovani adulti? Un’indagine effettuata in Italia
Roberto Venuto, Smeralda D’Amato, Cristina Genovese, Raffaele Squeri, Giuseppe Trimarchi, Francesco Mazzitelli, Roberta Pappalardo, Vincenza La Fauci
p. 48
Estimates of antibiotic resistance in Italy and Western Europe in 2019: a MICROBE-based comparative analysis
Stime dell’antibiotico-resistenza in Italia e in Europa occidentale nel 2019: un’analisi comparativa basata su MICROBE
Giulia Zamagni, Silvia Forni, Ivo Iavicoli, Stefano Guicciardi, Danilo Buonsenso, Pietro Ferrara, Maia De Luca, Davide Golinelli, Francesco Sanmarchi, Giulia Collatuzzo, Fabrizio Gemmi, Mohsen Naghavi, Michela Sabbatucci, Lorenzo Monasta
p. 60
Endometriosi, uno studio partecipato nella Valle del Serchio: stato dell’arte e prospettive
Endometriosis, a participatory study in the Serchio Valley (Tuscany Region, Central Italy): state of the art and perspectives
Giorgia Stoppa, Chiara Doccioli, Benedetta Turelli, Giacomo Danieli, Angela Landi, Dolores Catelan, Luca Ronfani, Annibale Biggeri

Interventi

p. 66
Sexual violence in conflicts: the shadow pandemic. A review of controversial issues
Violenza sessuale nei conflitti: la pandemia ombra. Una rassegna di questioni controverse
Sandro Colombo, Sara Nyeleti Colombo Lahoz
p. 74
Wind days a Taranto: un intervento di sanità pubblica tra contraddizioni tecniche e sociali. Lezioni imparate
Wind days in Taranto (Southern Italy): a public health intervention between technical and social contradictions. Lessons learned
Cristina Mangia, Antonello Russo, Marco Cervino, Emilio Antonio Luca Gianicolo
p. 78
La sorveglianza epidemiologica del mesotelioma maligno attuata in Italia è ancora valida e necessaria?
Is the epidemiological surveillance of malignant mesothelioma implemented in Italy still valid and necessary?
Elisabetta Chellini

Rubriche

p. 85
Assistenza sanitaria: valutare per promuovere
Come l’audit&feedback potrebbe colmare il divario tra evidenze scientifiche e pratica clinica: riflessioni dal programma di rete EASY-NET
How audit&feedback can bridge the gap between scientific evidence and clinical practice: reflections from the EASY-NET network pro-gramme
Antonio Giulio de Belvis, Anna Acampora, Melissa D’Agostino, Carmen Angioletti, Paola Colais, Nerina Agabiti, Marina Davoli
p. 89
Farmacoepidemiologia
La relazione tra farmaci, ambiente e salute è sfaccettata: è arrivato il momento per l’epidemiologia italiana di occuparsene
The relationship between drugs, environment, and health is complex: for Italian epidemiology, the time to deal with it has come
Francesco Barone-Adesi, Ursula Kirchmayer, Elisabetta Poluzzi
p. 91
La prevenzione di domani
Quali sono i fattori che determinano la (non) partecipazione agli screening cervicale, mammografico e colorettale?
Which are the factors behind (non-)engaging behaviours in cervical, mammographic, and colorectal screenings?
Valentina Possenti, Benedetta Contoli, Rosaria Gallo, Federica Asta, Maria Masocco, Valentina Minardi
p. 95
Epidemiologia di genere
VaRiDiGe: valutazione del rischio in ottica di genere
VaRiDiGe: a tool for a gender risk evaluation in the workplace
Rudy Foddis, Bianca Benedetta Benincasa, Riccardo Marino, Andrea Cristaudo, Rita Biancheri
p. 97
Libri e storie
La storia della SMI in Valle del Serchio: un esempio di ricerca partecipata
The history of the SMI in the Serchio Valley: an example of participatory research
Alberto Baldasseroni
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